10 Novembre

Sezione: non-accadde/

Sardonicus & DE dixerunt:
“Un critico riesce ad essere tanto più malevolo quanto meno ci vede”.


10 novembre

In “Spodestata”, novella di Ignatij Potapjenko, il primato cittadino, per le mogli degli ufficiali del reggimento Russo “S–” di stanza a Chmyrsk, consiste nell’essere considerata la donna più alla moda della città. Ciò viene in pratica deciso sulla base della toeletta più elegante al ballo annuale, che si tiene il 10 novembre. Tatjana Grigorjevna Zarubkin, moglie del capitano Zarubkin, è l’attuale detentrice del primato, ma…
(“Spodestata”, 1891, 173 Kbytes, 15 pagine, 6700 parole).


1835 martedì. Incomincia in questo giorno l’azione del racconto autobiografico semi-romanzato “La Bibbia in Spagna”, di George Borrow, vicenda di un impavido Inglese inviato nella penisola iberica dalla Bible Society per distribuire bibbie (non cattoliche) in Portogallo e Spagna. Il libro è abbastanza indisponente per l’accondiscendenza che l’autore dimostra verso i Paesi visitati (che lui considera semibarbari) e la loro religione (per lui detestabile). L’autore aveva decisamente scelto un momento poco favorevole per vendere bibbie, con un paese rovinato dall’invasione francese e in piena guerra civile, la prima guerra Carlista (1833-39). Tuttavia, se molti giudizi personali van presi con cautela, il libro rimane un’interessante e completa guida della Spagna di quel tempo, con descrizioni di luoghi, persone e gruppi, tra cui Ebrei, di molti dei quali l’autore non dice particolarmente bene, e zingari, verso cui vanno le sue simpatie.
(“The Bible in Spain, or the Journey, Adventures, and Imprisonment of an Englishman in an Attempt to Circulate the Scriptures in the Peninsula”, 1843, 1,22 Mbytes).


D’improvviso, Jerome K. Jerome, che evidentemente ha qualche suo risentimento personale contro le date, sputa fuori questo 10 novembre, giorno in cui discusse con un collega il fatto che nel Regno Unito dei suoi tempi era disgustosamente difficile mettersi nei guai con la legge, in contrasto con la Germania, dove si aveva la possibilità di violare la legge ad ogni piè sospinto, ricevendo ovviamente la giusta punizione. Segue un esilarante elenco di possibili violazioni della legge tedesca del tempo. E’ questa una delle molte considerazioni metà serie e metà facete che compaiono nel romanzo “Tre uomini a zonzo”, fratello minore di “Tre uomini in barca, per non parlar del cane” (vedi 21 agosto). Il romanzo non ha trama, raccontando semplicemente le avventure di tre inglesi molto inglesi che fanno un giro in bicicletta in una Germania molto tedesca. Avventure, digressioni, considerazioni, tra il divertente ed il molto divertente. (“Three Men on the Bummel”, - qualunque cosa Bummel significhi, come del resto “zonzo” - 1900, 429 Kbytes, 200 pagine).