4 Dicembre

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit :”Gli elettori saranno poi accusati di non aver realizzato le promesse alle quali hanno creduto.”.


4 dicembre

1154, sabato. Giorno dell’elezione di Papa Adriano IV (Nicholas Breakspeare) e inizio della tragedia “Arnaldo da Brescia”, considerata il capolavoro di Giovan Battista Niccolini. Il titolo era un programma: mettendo in scena un protagonista anticlericale (ancorché frate), ucciso con l’intervento di un Imperatore Tedesco (Federico Barbarossa), Niccolini serviva al pubblico dell’Ottocento il classico dramma liberal-patriottico, anticlericale ed antitedesco. Le tragedie di Niccolini sono oggi difficilmente sopportabili: questa in particolare presenta lunghissime tirate (comprensibili sulla base di ancor più lunghe note storiche, provvedute dallo stesso autore) e un solo, abbastanza poco importante, personaggio femminile. Tuttavia rappresenta un mondo e uno stile.
(“Arnaldo da Brescia”, 1843, cinque atti).

1563, sabato. Data dell’atto di morte della sfortunata “Baronessa di Carini”, soggetto di una tragica ballata siciliana omonima ed anonima. Breve (le innumerevoli versioni riportano da 18 versi a 18 strofe) e celebre:”Chiangi Palermu, chiangi Siracusa…”.

(Anno imprecisato, metà Ottocento). Muore a Parigi, all’Hotel Pilois, Jacques, fratello di Daniel Eyssette, il “Cosetto”, dal romanzo omonimo di Alphonse Daudet. Questo primo romanzo di Daudet narra i drammi di una giovane esistenza con commosso umorismo. È un racconto semi-autobiografico: alla fine della lettura delle traversie del Cosetto possiamo solo invidiare Daudet, se, come il suo protagonista, anche lui poté contare su un fratello come il modesto Jacques, bella e triste figura difficile da dimenticare.
(“Le Petit Chose”,1868, 500 Kbytes)