25 Dicembre

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “Dobbiamo credere e sperare in qualcosa per non doverci confrontare con la nostra inutilità. “


25 dicembre
Natale.

1744, venerdì. Pudica morte di Virginie nel naufragio del Saint-Géran, in Paul et Virginie, di Jacques-Henri-Bernardin de Saint-Pierre, scrittore e naturalista.
Questo breve romanzo di un amore puro e tragico in una sorta di paradiso terrestre è uno dei romanzi più importanti del Settecento francese, tanto che lo lessero avidamente anche altri personaggi letterari, quali Emma Bovary (vedi 4 settembre) e la Véronique del Medico di Campagna (31 ottobre). Dunque, leggendo questo classico, e superando la noia di quelle che oggi sarebbero chiamate lungaggini, nonché il fastidio di quelli che chiameremmo tabù superati, si entra in pieno nel mondo della letteratura romantica. (“Paul et Virginie”, 1787, 283 Kbytes).
Il 18 agosto del 1744, alle tre del mattino, era affondata più o meno nel luogo descritto da de Saint-Pierre la nave Saint-Géran. Tra i naufraghi c’erano Mlle Caillou/Caillon ed il primo guardiamarina Longchamps de Montendre. Secondo la relazione fatta da uno dei nove sopravvissuti - su 220 a bordo (due che pure si erano salvati perirono appena arrivati a riva per lo sforzo fatto) - Montendre tornò a bordo per cercare di salvare Mlle Caillou, e scomparvero entrambi. Si trattava assai probabilmente di un gesto di pura cavalleria, come usava a quel tempo, ma ne nacque la leggenda che fossero due amanti sfortunati, il prototipo di Paul e Virginie.


Anno ignoto. Salpa da Nantucket il Pequod, comandato dal Capitano Ahab, alla ricerca di Moby Dick, la balena bianca. Inutile descrivere questo grande libro, che però sconsiglierei a lettori di debole costituzione.
(“Moby Dick”, di Herman Melville, 1851, 135 capitoli, 704 pagine, 1,20 Megabyte).


“On Christmas day at 4 PM we fell in with some icebergs - Il giorno di Natale alle 16 ci imbattemmo in alcuni icebergs”. Esempio di lettera scritta dal capitano MacWhirr ai suoi genitori, nel racconto “Tifone”, di Joseph Conrad. A Conrad evidentemente le date non piacciono e qui ne usa una solo come esempio di stolidità. Magari ha ragione lui. Date o non date, non si resterà delusi a leggere tutto quel che si può di Conrad, in particolare la storia del capitano MacWhirr, un inetto che viaggia ottusamente su e giù per i mari della Cina, ma….
(“Typhoon”, pubblicato a partire dal 1899 a puntate, nel 1902 in volume; 200 Kbytes, circa 100 pagine).