9 Febbraio

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit “Pur di non arrenderci all’evidenza non chiediamo di meglio che essere ingannati.”


9 febbraio

18–, vecchio stile. Dubrovski padre riceve una citazione a presentarsi in tribunale. La sentenza, con cui i Dubrovski sono illegalmente privati della loro modesta proprietà a favore del ricco Trojekurov, verrà data il giorno successivo, con impreviste conseguenze. Così incomincia il romanzo “Dubrovski”, di Alessandro Pushkin. Peccato dover raccomandare un romanzo incompiuto (anche se non mi è chiaro fino a che punto questo romanzo sia incompiuto)!
(“Dubrovskij”, 1832 (pubblicato postumo nel 1841), 25000 parole, circa 70 pagine).


1799, sabato (altri dicono una settimana prima, nella notte fra il 2 e il 3 febbraio). Evasione del cavaliere Destouches o Des Touches dalla Prigione di Coutances, impresa descritta da Jules Barbey d’Aurevilly nel suo romanzo “Il cavaliere Des Touches”. Storicamente, Jacques Destouches “detto de la Fresnaye” era uno degli Chouans, partigiani monarchici che resistettero a lungo alle forze rivoluzionarie. Gli storici del tempo non gli danno grande rilievo. Tuttavia, se un’azione straordinariamente spericolata fu messa in piedi per liberarlo, qualche importanza la dovette avere. Il romanzo contiene essenzialmente: un’introduzione in cui ci vengono presentati, una trentina d’anni dopo, dei nobili impoveriti che si dispongono a rivivere la storia; la narrazione dell’impresa dei Dodici che liberarono Des Touches; una conclusione molti anni dopo. L’impresa viene ampiamente romanzata, senza però giungere agli eccessi dei romantici. La non bella Mademoiselle de Percy, la narratrice, vi avrebbe partecipato travestita da uomo. Il romanzo non dà un quadro né romantico né favorevole del bellissimo Des Touches, che viene presentato come uomo sostanzialmente privo di ideali, insensibile, vendicativo e feroce. Racconto comunque avvincente, nel più puro stile di Barbey d’Aurevilly, scrittore raffinato che sembra sempre cercare il distorto, il morboso ed il macabro anche dove non sembrerebbe strettamente necessario.
(“Le Chevalier Des Touches”, comparso nel 1863, a puntate, e nel 1864 in volume di circa duecento pagine).