Le “Serate di Moncalvo” raccontano le conversazioni conviviali di tre amici, due dei quali sono ignari di diritto, in particolare del codice penale, e vorrebbero saperne di più. Nella prima serata si presentano la scena e i personaggi, e si discute in modo generale la relazione tra scienze naturali e diritto. Nelle serate che seguiranno si andrà più in profondo, ma non molto, su ciò che il cittadino non dovrebbe ignorare del codice penale (e che due dei convitati più o meno ignorano). Le discussioni restano ad un livello dilettantesco, e l’autore spera soltanto di non instillare più del cinquanta per cento di idee sbagliate nella mente del cacciatore di bizzarrie. Avrebbe raggiunto il suo scopo se veri esperti si radunassero, che so io, in serate conviviali a Capri, ed esprimessero idee corrette e non controverse.