30 Settembre

Sezione: non-accadde/

1655, giovedì. Roxane: Ah, com’è bello quest’ultimo giorno di settembre! - Ah ! que ce dernier jour de septembre est donc beau! Muore Cyrano de Bergerac, dicendo che si porta con sè qualcosa di intatto e senza macchia…., e termina la tragedia omonima di Edmond Rostand. In realtà Cyrano de Bergerac morì a 36 anni il 28 luglio 1655, e qualcos’altro nelle date non quadra, ma ciò non toglie che la tragedia di Rostand sia una delle opere chiave di fine Ottocento. In tutti gli animi sensibili c’è un posto per il poeta spadaccino nasuto, conscio della sua bruttezza, che scrive e recita poesie per conto di un giovane insulso, ma bello e valoroso, che ne coglierà il frutto.
(“Cyrano de Bergerac”, 1897, dramma in cinque atti. 247 Kbytes. Fare l’impossibile per vederlo/leggerlo in Francese – o in qualsiasi altra lingua)


1659, martedì.
Robinson Crusoe sbarca sulla sua isola (il 30 settembre è una data fatale per Robinson Crusoe). Vedi 1 settembre.


Fine secolo XVIII. Il Barone di Münchhausen, durante a cena del Collegio dei Medici in Londra, solleva l’edificio e lo tiene sospeso per tre mesi, grazie al suo pallone aereostatico gigante, di cui malauguratamente Montgolfier divulgò il segreto. Il Barone commenta asciuttamente : “Se i farmacisti non fossero stati assai attivi in quel periodo, metà dei becchini sarebbero quasi certamente andati in rovina”.
(Capo XII delle Avventure del Barone di Münchhausen, testo di R. R. Raspe, Edizione del 1885). Vedi 4 giugno.


1838, data con cui Thomas Carlyle conclude l’appendice del suo “Sarto rappezzato - Sartor resartus”. Il libro è scritto per colmare l’importante lacuna costituita dalla mancanza di un testo sulla “Filosofia dei vestiti”. Fortunatamente un dotto tedesco, il Prof. Diogenes Teufelsdrockh, ha scritto sul soggetto e all’autore non resta altro da fare che scrivere la biografia del dotto tedesco, riassumere la sua filosofia, tradurre e commentare.
Ogni tanto sembra che gli scrittori di lingua inglese debbano scrivere un’opera preferibilmente lunga, inclassificabile ed incomprensibile, che attiri l’attenzione dei critici letterari, sfidando insolentemente quella degli umili lettori. Il Sartor Resartus, opera giovanile di Carlyle, appartiene a questa categoria, in cui i critici letterari possono vedere quel che vogliono: biografia più o meno fittizia, autobiografia, disordinata opera filosofica esistenzialista ante-litteram, satira dei filosofi tedeschi – Hegel in particolare, della Germania, del mondo, di se stesso e, temo, dei lettori. Lo si metta nello scaffale insieme all’Ulysses di Joyce, destinandone la lettura a quando ci si sentirà sufficientemente preparati.

(“Sartor Resartus: The Life and Opinions of Herr Teufelsdröckh”, 1833-34, 500 Kbytes, circa 230 pagine).


Data dell’ultima lettera del romanzo del romanzo epistolare “Povera Gente”, di Dostojevskii. Vedi 8 aprile.


Venerdì (1877 - data ricostruita basandosi sull’ipotesi che in Ukraina il “Giorno dell’Intercessione” fosse celebrato il 1 ottobre del calendario Giuliano). Fu l’ultima volta che Ivan Pitvorak fu visto da sua moglie. Si tratta di un episodio del lungo racconto “Boa Constrictor”, di Ivan Franko, che illustra gli orrori del capitalismo Ukraino della seconda metà dell’ottocento e si pone domande senza risposta sul libero arbitrio. Tutto questo sullo sfondo del paesaggio dell’Ukraina, sulle cui strade e campi senza confini il lettore si sorprende talvolta a vagare - viaggio non senza fascino.

(“Boa Constrictor”, 1884, 52 pagine).


Intorno al 1900. Vigilia della festa dell’Intercessione della Vergine (vedi sopra). Ha inizio il romanzo “Il Dottor Zhivago”, di Boris Pastjernak, col triste funerale della madre del protagonista, che a quel tempo ha circa dieci anni. Incomincia il viaggio dello scrittore, del protagonista e del suo lettore attraverso tempi che cambiano turbinosamente (e che stanno già scomparendo nella notte dei tempi), visti da un poeta. Escursione raccomandata.
(“Doktor Zhivago”, edito per la prima volta in Italia nel 1957, 600 pagine).


1907, lunedì. È questo il “mestissimo giorno degli addii” tra la signorina Felicita e l’avvocato, cioè Guido Gozzano (vedi 10 luglio).