21 Dicembre

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “Tenete in serbo la vostra migliore bugia per quando arriva l’ora della verità. “


21 dicembre.

1772, lunedì, data dell’ultima lettera di Werther a Charlotte , dal Werther, di Wolfgang Goethe. La lettera viene poi continuata il 22 dicembre.
Il riassunto del romanzo è fatto dall’Amica di Nonna Speranza:
“Ricordi? che narra siccome amando senza fortuna -
Un tale si uccide per una: per una che aveva il mio nome”
(vedi 28 giugno).
(“Die Leiden des jungen Werther”, 1774, circa 140 pagine).


1833, sabato. Arrivo dell’obelisco di Luxor a Parigi, a cui si accenna nell’introduzione al libro “Mademoiselle de Maupin”, di Teofile Gautier. L’obelisco fu poi innalzato in piazza della Concordia (vedi 24 luglio).
Più che il romanzo o la sua introduzione interessa la figura unica della Maupin, soprano ignaro di musica, ma di infallibile memoria; che faceva innamorare di sè uomini e donne, ed a sua volta si innamorava di uomini e donne; spadaccina micidiale e mai battuta; che diede fuoco ad un convento per toglierne una fanciulla da lei amata ed in convento finì volontariamente i suoi giorni, non ancora quarantenne. Prima di ritirarsi in convento aveva chiesto consiglio ad un ex-amante (il Conte d’Albert). Aveva visto giusto, perché la lettera di risposta è arrivata sino a noi, e pochi direttori spirituali diedero mai un parere così sincero e profondo.
Il romanzo semi-epistolare di Gautier non dice granché su queste romanzesche e quasi incredibili avventure. Invece, curiosamente, la vita della Maupin viene de-romanzata dal romanzo di questo romantico, e l’autore si concentra su un episodio singolo, il quadrilatero, che è poi un triangolo, Conte d’Albert, Rosette, Maupin/Théodore de Séranne, con scarse notazioni di ambiente, preceduto da una lunga introduzione teorica, e, secondo me, vagamente delirante.
(“Mademoiselle de Maupin”, 1835, 771 Kbytes).


1872, sabato, data prevista per il ritorno di Phileas Fogg dal suo giro del mondo in 80 giorni. Vedi 2 ottobre. Quando lessi il libro trovai poco chiara la ragione per cui si perde un giorno se si viaggia verso ovest e lo si guadagna viaggiando verso est. Per aiutarmi a capire l’arcano ricorsi ad un modello più semplice, quello dell’aereo che fa il giro del mondo in 24 ore partendo a mezzogiorno dal meridiano zero. Se il pilota viaggia verso ovest e dimentica di cambiar data quando passa la linea del cambiamento di data, per lui è sempre mezzogiorno del giorno di partenza, pur arrivando dopo 24 ore. Con questo perderebbe un giorno. E se viaggia verso est? O nord? Buona ginnastica mentale.