Sardonicus dixit “E’ sempre più urgente fare di virtù necessità”.
15 febbraio
1846, domenica. Data dell’azione del dramma “Il genero di M. Poirier”, di Emile Augier, come si apprende da un quotidiano che compare nella scena 1 dell’atto I. Vedi 16 febbraio.
1855, giovedì, a mezzogiorno, naufragio (vero) della fregata La Sémillante, sull’isolotto dell’Acciarino nelle isole Lavezzi, Bocche di Bonifacio, con perdita dell’intero equipaggio, circa settecento vittime. Nessun superstite e nessun testimone diretto. Il naufragio viene ricostruito e rivissuto come in una visione da Alphonse Daudet ne “L’agonia della Sémillante”, una delle “Lettere dal mio mulino”.
(“L’agonie de la Sémillante”, dalle “Lettres de mon moulin”, 1869, 23 novelle di facile lettura; vedi anche 24 dicembre).
Il piccolo cimitero che ispirò Daudet esiste tuttora. Numero delle vittime e ora del naufragio variano a seconda delle fonti. La maggior parte dei rapporti, compilati raccogliendo poche testimonianze locali alcune settimane dopo il sinistro, concordano sull’ora (mezzogiorno), che per pochi altri è invece mezzanotte. E’ certo che era buio pesto. In quanto alle vittime, c’era un equipaggio di 292 marinai, più un comando di otto (o dieci?) ufficiali, a cui si aggiunsero 393 soldati destinati alla Crimea, in tutto almeno 693 a bordo.
1962 AC, morte del Faraone Amenemhat I, assassinato dai figli, data preferita dagli egittologi, tenendo conto dello slittare dell’anno egiziano di un giorno ogni 4 anni. E’ l’evento con cui incomincia il racconto di Sinuhe. Vedi 17 novembre.