16 Settembre

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit “Spesso sentiamo crollare tutte le nostre conoscenze perché non ricordiamo un nome per giunta inutile.”


16 Settembre
1905, domenica. Lunga lettera di E .de V., “L’ambasciatore!” , Capo XXVI, con cui si conclude il romanzo “Mary Louise”, primo di una serie di alcuni romanzi che continua una precedente serie di almeno nove romanzi su zia Jane Merrit, a sua volta parte della superserie di decine di romanzi di (Lyman) Frank Baum. Il fatto è che i lettori si erano abituati a Frank Baum e lui aveva bisogno di quattrini, per cui, dopo il buon libro “Il meraviglioso mago di Oz”, non potè più fermarsi e dovette scrivere molti altri libri, non tutti altrettanto ispirati. Non è l’unico caso. Parliamo brevemente del mago di Oz. Per me è un buon romanzo, per quanto possa esser buona una fiaba moderna, ciò che era l’intenzione di Frank Baum scrivere. A me pare che i bambini (quelli fortunati) vivano già in un mondo di fantasia, che è il nostro mondo da loro rielaborato, senza necessità che gli adulti per loro esagerino questo mondo o creino dei mondi fittizi. I realizzatori del film del 1939, con Judy Garland nella parte di Alice, dovettero avere la stessa sensazione, perché nel film l’avventura è, appunto, un sogno. Ad ogni modo i personaggi, Doroty Gale col suo cane Toto, lo spaventapasseri a cui manca il cervello, il boscaiolo di metallo a cui manca il cuore, e il leone a cui manca il coraggio sono un’improbabile compagnia che raggiunge un’improbabile mago trovando infine ciò che cerca. Naturalmente non mancarono quelli che in un’innocente favola vollero vedere parabole profondissime. Innocua mania, come quella di voler trovare a tutti i costi date nelle opere letterarie.
(“The Wonderful Wizard of Oz”, 1900, un centinaio di pagine)

A MR KIPPS WELLS.
MRS BINDON BOTTING riceverà giovedì 16 settembre. Anagrammi, dalle 16 alle 18:30. RSVP .
E’ questo il primo di una serie di ricevimenti a cui Arthur Kipps, divenuto ricco, è invitato Lui però ha bisogno di un corso rapido per sapere che cosa sono gli anagrammi e che cos’è un tè , e che succede quando tè ed anagrammi si trovano insieme. Tutto ciò si trova in “Kipps, un’anima semplice”, di Herbert G. Wells, bonaria storia di un orfano che d’improvviso è proiettato negli alti strati della borghesia inglese e deve imparare come viverci. Consigli piovono da tutte le parti, interessati e disinteressati. Ma Kipps mantiene la sua indipendenza di giudizio e la rotta verso la sua felicità, anche con l’aiuto della sua buona stella, che assume travestimenti improbabili. Romanzo “sociale”, leggibile anche oggi, esempio degli svariati talenti di Herbert Wells come scrittore. In quanto alla personalità dell’autore, egli fu un classico esempio di originale inglese, se mai ce ne fu uno.
(“Kipps, The Story of a Simple Soul”, 1905, circa 350 pagine).
Considerando che Kipps è nato nel 1878 (vedi 1 settembre), l’unico anno possibile per l’invito sembra essere il 1897, quando Kipps ha 19 anni.