Ogni tanto, in conversazioni fra amici, a Milano (Sardonicus vive in Sardegna), si discute se Sardonicus esista realmente o no. Alcuni dicono che è un prodotto della mia immaginazione e che la sua fotografia in veste di campagnolo, che adorna la prima pagina delle “Effimeridi di Sardonicus” è una foto scelta a caso, e comunque non assomiglia alla foto di un diplomatico, anche se in pensione. Quindi mi piace pubblicare questa raccolta di aforismi, perché chi mi conosce sa benissimo che non ne condivido almeno un 15 -20% (con qualche doppio senso o qualche concetto che mi è estraneo). Ma non è mia abitudine interferire con gli scritti altrui.
Come si vede, il testo è più o meno organizzato a seconda degli anni. Però Sardonicus mi ha detto che ci sono anche aforismi degli anni intermedi ta il 2010 e il 2015, e ce ne potrebbero essere poi anche altri posteriori al 2017. Va bene.
Questo non è un libro che si legge tutto d’un fiato. Sarebbe come se, invece di farsi un bel pranzo in quattro portate con vino, caffè e liquori, uno mangiasse (e bevesse) soltanto salsa di pomodoro, magari anche della migliore.
Il titolo non deve spaventare: tanto Sardonico quanto io sappiamo che la parola effimeridi in italiano non esiste. C’è l’aggettivo effimero, e il nome effemeride. Nome e aggettivo hanno la stessa origine, ma in pratica “effimero” vuol dire “che dura un giorno, di breve durata”, mentre “effemeride” vuol dire, più o meno, giorno per giorno, giornale. Effimeride è la fusione dei due. Si consiglia una dose di tre effimeridi al mattino prima di colazione. Non di più, per la ragione detta sopra.