Qui si trattano cinque anni di (relativo) ottimismo che fecero pensare che l’Europa fosse finalmente avviata verso una pace duratura, anche all’interno dei vari Paesi. I patti di Locarno apparvero come una correzione del trattato di Versailles; la rivoluzione bolscevica fu contenuta in Russia; fu risolto il problema dell’Irlanda; in Italia parvero cessare i sessant’anni di contrasto fra Stato e Chiesa; il mondo parve godere di una promettente prosperità. Ma alla fine di questo periodo si dovette riconoscere che ciò che reggeva tutto era proprio questa prosperità, che a sua volta poggiava su basi instabili, destinate a crollare in un colpo solo, trascinando nel crollo l’intero edificio economico e politico, Europeo e mondiale.