La storia di LUIGINO è la copia, annotata e trascritta nel modo più fedele possibile (compresi, per lasciare al testo la sua freschezza, gli errori di ortografia), di un diario scolastico torinese frammentario, assolutamente autentico, che ha più di cento anni. Si tratta di cinque settimane del gennaio-febbraio 1914 e cinque settimane nel 1915. Ho corredato il testo con fotografie e annotazioni di epoca, per cui penso che possa interessare soprattutto a qualche torinese. I più vecchi vedranno la foto della Funicolare del Monte dei Cappuccini, di cui avranno sentito parlare dai loro nonni. Altri vedranno, e i più vecchi ricorderanno, la foto della facciata del teatro Regio, che restò in quelle condizioni dal 1936 al 1973. Vedranno anche foto di Via Roma Vecchia, di cui avranno sentito parlare.
Luigino frequentava un liceo, il Liceo Moderno, un esperimento didattico che durò dal 1911 al 1923. Gli allievi erano ragazzi, tutti maschi, della medio-alta borghesia (la società era chiaramente stratificata: operai, borghesi, “signori”).
Dalle pagine escono vivacemente i compagni e i professori di Luigino. Che ne sarà stato di loro? Ci sarà qualche, penso anziano, discendente che li ricorda ancora? (Per questo ho lasciato i cognomi autentici, dove sono riuscito a leggerli). Li aspettavano trenta anni difficili, che la loro spensieratezza scolastica non permetteva loro di prevedere: una prima guerra spaventosa, un’epidemia mortale, un dopoguerra irrequieto, una dittatura con guerre nelle colonie e in Spagna, un effimero impero,
una seconda guerra seguita da una guerra civile, e poi, finalmente, la pace: condizione di vita quasi incredibile.
Ma quei ragazzi non erano molto diversi, in fondo, dai ragazzi attuali: passavano con sensibilità o piuttosto insensibilità caratteristica attraverso un’epoca senza pensare né al passato né al futuro. Erano attenti alle novità (i romanzi di Salgari, i primi film muti, le notizie sui giornali), ma anche alla retorica nazionalista del tempo, e le ultime pagine del diario si riferiscono al prossimo ingresso dell’Italia in guerra (la prima Guerra Mondiale). Luigino stesso, classe ‘99, andò in guerra nel 1918, forse con molti compagni, ma la guerra era quasi finita e per quella volta la scampò. E poi, l’interessato al calcio, apprenderà le formazioni (1915) del Torino e della Pro-Vercelli, squadra che allora dominava.
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