Chi si aspetta dei racconti sarà deluso. In questo post ci sono pochi schizzi tratti da un’impresentabile collezione, che feci dal vero quando ero ospite dell’amico Natale nella sua casa di Mindoro, insieme ad altri, tra cui un illustre critico ed ex-sovrintendente della Galleria d’Arte Moderna di Roma. Chi lo conosceva bene riconoscerà il suo piede, a pag.1, e (forse meglio) il suo profilo a pag 3. L’amico Natale è ritratto (si fa per dire) a pag.2, mentre gonfia la camera d’aria con cui salperà in barca da solo, per la prima volta in vita sua, sul catamarano monoposto “Marilù”. Sul natio torrente Bitto certo non si era mai avventurato in barca a vela. Una vaga idea del Natale di allora ce la si può fare dallo schizzo in quarta pagina. Seguono un paio di profili di bambini indigeni. Nell’ultima pagina, con maggior sforzo, ho reso a colori uno schizzo di allora della “Grande casa”, che il critico di cui sopra aveva battezzato, per qualche ragione, il Curtenone. Il tempo passa.