2 Ottobre

Sezione: non-accadde/

(18**) Il 29 settembre muore il padre di Nora Helmer, ma esiste una sua firma con data 2 ottobre. Come è potuto succedere? Su questa stranezza si basa il dramma “Casa di bambola”, da taluni considerato il capolavoro di Henrik Ibsen. È noto che il dramma fu assai discusso ed il buon Ibsen dovette modificare il finale originale per far felici, ad esempio, i Tedeschi. I drammi di Ibsen invecchiano in modo diseguale, in toto e nei particolari. In “Casa di bambola”, mentre una firma falsa sarebbe qualcosa di relativamente poco importante ai giorni nostri, il messaggio che oggi presenta ancora un interesse reale stava proprio nel finale originale.
(“Et dukkehjem”, 1879, 3 atti, 219 Kbytes)
Pur mantenendo i dialoghi come sono nell’originale, a quanto pare il regista ha una scelta nell’ultima scena, che in non tutti i testi è notata, cioè che Nora può uscire o chiudendo la porta o lasciandola aperta. Non è una scelta da poco, e sarebbe interessante fare delle statistiche.


1872, mercoledì. Poco prima delle 19, Phileas Fogg scommette 20000 sterline con i soci del Reform Club che farà “Il giro del mondo in 80 giorni”. Parte la sera stessa alle 20:45 col fedele servitore francese, Passepartout. Il romanzo ebbe notevole successo: avventure sotto tutti i cieli, cognizioni scientifiche, buoni sentimenti.
(“Le tour du monde en quatre-vingts jours”, 1873, 499 Kbytes).


Anno imprecisato. È il giorno della ripresa delle scuole per “Pelo di carota”, protagonista del romanzo omonimo di Jules Renard: un romanzo imperdonabile, che non è per adulti ed ancora meno per bambini - giustificabile solo se è autobiografico, nel qual caso è ancora più disperante.
(“Poil de Carotte”, 1894, 148 pagine con poche brevi frasi per pagina, ognuna delle quali ferisce lasciando una dolorosa cicatrice).