Sardonicus: “Non avere fortuna altro non è che mancare le occasioni”
5 novembre
Parte da Villiers Edmond R il futuro “Contadino pervertito”, protagonista e titolo del lungo romanzo epistolare di Nicolas Edme Restif de la Bretonne. Si tratta del tipico romanzo ipocrita illuminista, in cui si proclama che si vogliono flagellare i vizi della società, per poi descriverli con compiacimento (e vendere libri). Vedi 30 agosto.
Va tuttavia detto che questo romanzo è confezionato con arte, in quanto ne emergono bene elementi che spiegano il fascino che avevano i romanzi epistolari: ogni lettera rappresenta una certa personalità, e un modo di vedere e di comunicare la realtà.
(“Le paysan perverti, ou les dangers de la ville”, 1775, quasi 1000 pagine).
L’unica data, credo, che compare nel voluminoso Davide Copperfield, di Charles Dickens. Il cinque novembre viene citato semplicemente come rima indesiderabile in una poesia d’amore (perché indesiderabile? forse perché ricorda la congiura delle polveri?). Per il resto Dickens impiega un intero divertente capitolo (Capo 1), per raccontare la nascita di David Copperfield (in realtà è il protagonista che racconta), ma riesce a non dircene la data completa. Il romanzo resta comunque uno dei migliori di Dickens e della letteratura ottocentesca; i caratteri (verificare fin dal Capo I con la presentazione della zia Betsey) sono felicemente descritti. È senz’altro da leggere, anche se non è un romanzo che alzi il morale.
(“David Copperfield”, pubblicato in 19 puntate di 32 pagine ciascuna dal 1849, in volume nel 1850, 1,91 Mbytes)
Sarebbe interessante sviluppare il tema delle zie in letteratura, che abbondano quasi ovunque, sovente con caratteri originali.
1866, lunedì. Incontro della fregata “Abraham Lincoln” con il “Nautilus”, a 31 gradi, 15’ di latitudine nord e 136 gradi, 42’ di longitudine est, nel Capo V di “Ventimila leghe sotto i mari”, capolavoro di Jules Verne (domanda che – credo - pochi lettori si pongono: A quanti chilometri equivale una lega?). Mentre è facile far quadrare leghe e chilometri, non sono mai riuscito a far quadrare le date di “Ventimila leghe sotto i mari” con quelle de “L’isola misteriosa” e de “I figli del Capitano Grant”. Nell’isola misteriosa il capitano Nemo afferma che il Prof. Aronnax aveva lasciato il Nautilus sedici anni prima. Ma alla fine forse non è importante. Un poco più importante è sapere che una lega di Giulio Verne equivale a quattro chilometri, e ventimila leghe sono due volte il giro del mondo. Vedi 24 marzo.