“Sardonicus Dixit “Perché insistono a chiamarlo scambio di opinioni se poi ognuno si tiene la propria?”.
8 novembre
1812, lunedì. Incomincia il grande affresco storico “Il Mulino del Po”, di Riccardo Bacchelli. Durante la ritirata di Russia di Napoleone, al passaggio del fiume Vop, il pontiere Lazzaro Scacerni salva, ma solo temporaneamente, il capitano Maurelio Mazzacorati, che per pura malevolenza lo lascia erede di un tesoro maledetto con cui…
Il romanzo terminerà su un altro ponte, su un altro fiume, il 29 ottobre 1918 (vedi).
1817, sabato. Trattato di Stupinigi, in cui il Principato di Monaco è costretto ad accettare un protettorato sardo ed una guarnigione del Regno di Sardegna a Mentone. Il trattato è ricordato nell’atto I di “Rabagas”, considerato da molti il capolavoro di Victorien Sardou. Rabagas è un dramma semistorico che racconta in modo assai libero le vicende del regno del Principe Florestano I di Monaco, e di una rivoluzione tentata in Monaco da un gruppo di rivoluzionari abbastanza spregevoli, guidati dal mestatore Rabagas. In realtà la rivoluzione vi fu, e portò ad una temporanea indipendenza di Mentone e Roquebrune a partire dal 21 marzo 1849. Sardou, che scrisse molto dopo che anche la Francia aveva approfittato della situazione annettendosi bene o male i due comuni, non parla affatto del ruolo ancor meno onorevole e alquanto più stupido giocato dal Regno di Sardegna in quella rivoluzione. È una pagina, dimenticata nei libri di storia italiani, che illumina quelli che sarebbero poi stati i metodi del Regno di Sardegna per unificare a diritto o a torto l’Italia. Come in molti altri drammi di Sardou, il congegno teatrale è ben oliato, e domina sui personaggi - alcuni dei quali, però, non mancano d’interesse.
(“Rabagas”, 1890, 5 atti).