Sardonicus Dixit: “Tutti vogliamo avere occasioni, altro che fuggirle.”
24 novembre
1663, sabato, muore l’alfiere Cristoforo Rilke di Langenau (“Canto d’amore e di morte dell’alfiere Cristoforo Rilke”, di Rainer Maria Rilke). Poema in prosa, dopo di aver letto il quale si può restare pensierosi per un po’.
(“Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Cristoph Rilke” in 27 schizzi, 1904, 35 kbytes).
1697, domenica. “Filippo di Nevers, assassinato sotto le mura del castello di Coylus-Tarrides, il 24 novembre 1697!”. Il gobbo rivela di chi sta parlando, nel capitolo IV del Volume II (“Lagardère”) del feuilleton di cappa e spada “Il gobbo”, capolavoro di Paul Féval padre. Siamo alla festa al Palais Royal in Parigi, nel 1717. Il lettore ha assistito all’assassinio di Filippo di Nevers (che pure era il depositario della temuta “botta di Nevers”) nel primo volume della serie senza sapere la data, e magari pensando che le cose si svolgessero nel 1699. Il romanzo fiume di Féval ebbe un enorme successo popolare al suo tempo, e si può leggere ancor oggi. L’intera storia sembra più improbabile del solito, ma nel Seicento gli uomini erano certamente capaci di maggiori passioni di noi, che viviamo in giorni più comodi.
(“Le bossu”, dal 1857, sei parti, sessantadue capitoli, circa 900 pagine).
Inizio del romanzo “Le due Città”, di Charles Dickens, avviene nel 1775 “On a Friday night, late in November”. Ora i venerdì del novembre 1775 furono solo il 3, il 10, il 17 (troppo presto) e il 24, che resta l’unica possibilità. Vedi 14 luglio.