21 Gennaio

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “I nuovi ricchi non badano al prezzo quando invitano, i gentiluomini quando sono invitati.”


21 gennaio

“In qualunque modo esso si sia svolto, ogni anima, come Gerusalemme, ha avuto il suo giorno critico”. Il 21 gennaio è il “giorno critico” nel romanzo “Fabiola, la Chiesa delle catacombe” del Cardinale Nicola Wiseman, e viene trattato in tre capitoli a partire dal XXVIII. Il libro, oggi poco ricordato, se non nel nome di Fabiola, che ancora viene dato, forse in onore di nonne e bisnonne e di una buona regina, svolse diverse funzioni: racconto edificante di martiri e conversioni ispirato a diversi Atti di martiri amalgamati in un unico racconto; storia romanzata della persecuzione di Diocleziano (303-313); descrizione delle prime comunità cristiane; guida dettagliata alla Roma cristiana dei primi tempi ed alle catacombe, con iconografia. Il libro ebbe un grande successo: la strada in cui nacque Nicola Wiseman, a Siviglia, si chiama tuttora “Calle Fabiola”. Quello che resta oggi del libro è la sua funzione storica e simbolica. Quando “Fabiola” comparve, da poco il culto Cattolico era stato legalizzato nel Regno Unito (Catholic Relief Act, 1829) e la gerarchia era stata ristabilita (1850). Era come venire alla luce dopo un altro periodo di catacombe, durato anch’esso trecento anni, con martiri, persecuzioni, apostasie, conversioni. Dunque il libro è interessante, in modo particolare per lettori cattolici, come simbolo di un momento storico. (”Fabiola, or the Church of the Catacombs”, 1854, circa 300 pagine).


1775 (nuovo stile; in vecchio stile era il 10 gennaio, sabato). Esecuzione del cosacco ribelle Jemjeljan Pugacjòv. Per ordine dell’Imperatrice Caterina II, l’alfiere Grinjòv assiste all’esecuzione. È uno degli ultimi eventi citati, dopo la conclusione delle memorie di Grinjòv, narrate in prima persona, nel romanzo “La figlia del capitano”, di Aleksandr Pushkin, storia di un amore travagliato sullo sfondo di una famosa ribellione. Bel romanzo, che accetta la leggenda (in realtà più tarda) della somiglianza di Pugacjòv con il defunto zar Pietro III e presenta un ritratto favorevole, e probabilmente immeritato, dell’Imperatrice. Diverse versioni cinematografiche.
(“Kapitanskaja docka”, 1836, 14 capitoli, 241 Kbytes).