25 Febbraio

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “A parole si condanna il cattivo gusto. Coi fatti, lo si protegge.”


25 febbraio

1634, sabato, assassinio di Albrecht von Wallenstein ad Eger. Atto quinto della terza parte della tragedia “Wallenstein” di Friedrich Schiller: lunga tragedia o trilogia, aderente alla realtà storica, a parte un paio di importanti personaggi inventati. La tragedia è lunga, ma si regge ancor oggi. Ben ritratta la complessa figura del condottiero.
(“Wallenstein”, in tre parti: “Il campo di Wallenstein – Wallensteins Lager”, 1793; “I Piccolomini - Die Piccolomini”, 1798; “La morte di Wallenstein - Wallensteins Tod”, 1799).


1830, giovedì. Première dell’Ernani di Victor Hugo al teatro parigino della Comédie-Française, famosa serata di battaglia contro le cosiddette “unità classiche ” (di tempo, di luogo e di azione); nascita del teatro romantico. Jérôme Paturot, ora posato berrettaio, menziona all’autore dell’omonimo romanzo (Louis Reybaud) la propria partecipazione alla serata come capo della claque. “Jérôme Paturot alla ricerca di una posizione sociale” è un romanzo satirico che ebbe un successo notevole ai suoi tempi. Il protagonista è un entusiasta di professione, o piuttosto un debole, che si getta in tutte le novità. Il romanzo ci dà quindi una visione delle mode di costume francesi nella prima metà dell’Ottocento. Anche l’autore aveva un po’ questa tendenza entusiasta e pertanto cambiò idea politica più di una volta.
(“Jérôme Paturot à la recherche d’une position sociale”, 1843, Parte 1, circa 150 pagine).
Visto il successo della parte I, che terminava nel placido porto del negozio di berretti, ne seguirono altre. Il finale generale è anch’esso felice - a suo modo.


(anno imprecisato, fine Ottocento). Ingresso in ospedale di Leonid Kocevirov, in “C’era una volta”, racconto di Leonid Andrjejev. Tipico studio di Andrjejev, in cui persone diverse sono messe di fronte alla morte e reagiscono ciascuno a suo modo (per un altro esempio vedi “I sette che furono impiccati” , dello stesso autore). Qui si tratta dei tre malati della stanza d’ospedale n.8, il mercante, il diacono, lo studente.
E’ però consigliabile leggere Andreev solo quando si è di buon umore.
(“Zhili-byli”, 1901, 43Kbytes)