20 Marzo

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “Negli innesti anche gli analfabeti sono obbligati ad aprire il libro”. (Qui siamo sul misterioso, eh? DE)


20 marzo

1730, lunedì, alle 11 del mattino (o alle 13 o alle 15), muore Adrienne Lecouvreur, attrice tragica francese, amante del conte Maurizio di Sassonia (grande soldato, apparentemente privo di altre virtù, a parte quella di piacere alle donne), forse avvelenata, forse con un mazzo di fiori avvelenati, forse da una rivale, che forse era la duchessa di Bouillon. La Lecouvreur fu dunque un’attrice tragica che divenne lei stessa eroina di una vera tragedia, soggetto quindi eminentemente tragico di cui si occuparono Eugène Scribe e Gabriel Legouvé. Dalla loro tragedia in cinque atti fu tratta l’opera in quattro atti, “Adriana Lecouvreur”, adattamento di Arturo Colautti, musica di Francesco Cilea.
Veniamo alle date. L’ultimo atto di entrambe le composizioni dovrebbe dunque svolgersi il 20 marzo 1730. Nell’opera, il quarto e ultimo atto si svolge il giorno della festa di Adriana. Di che festa può trattarsi? La Lecouvreur era nata il 5 aprile, ma c’è effettivamente un Sant’Adriano di Gand il 19 marzo. Nel dramma, il quarto e penultimo atto si svolge il giorno stesso della morte dell’attrice, ma riporta come avvenuto al palazzo dei principi (in realtà duchi) de Bouillon un celeberrimo episodio che in realtà avvenne al Théatre de l’Ancienne Comedie o il 18 ottobre o il 10 novembre 1729….
Adriana Lecouvreur si era sentita male a teatro il 15 marzo 1730 durante la recita dell’Edipo di Voltaire (nel ruolo di Giocasta) e poi del “Florentin”, commedia di La Fontaine, che condusse stoicamente a termine.
(“Adrienne Lecouvreur”, 1849, dramma in 5 atti)
(“Adriana Lecouvreur”, 1902, opera in 4 atti)
Non mancarono celebri film sul soggetto.
Per la cronaca, Louise de Lorraine, duchessa de Buillon, aveva 23 anni, e Adrienne Lecouvreur 38 nel 1730. La fonte che afferma senza mezzi termini la colpevolezza della duchessa de Bouillon è la lettera XXVI di Mademoiselle d’Aïssé, che riferisce di seconda mano. Voltaire, tra le cui braccia era morta la Lecouvreur, scrisse che le voci sparse da Mlle d’Aïssé erano senza fondamento. Confesso che sarei stato meno stupito se Adriana Lecouvreur avesse avvelenato la duchessa.

Compleanno di Cathy, figlia di Catherine Earnshaw, sposa di Edgar Linton, in “Cime tempestose” di Emily Brontë. Nel Capo XXI del romanzo, il giorno del suo sedicesimo compleanno Cathy va a fare una passeggiata con Ellen Dean, la loquace comare che racconta la storia, per cercare nidi. Incontrano…
Deprecabile romanticismo alla Byron, completo di amore implacabile, inumana crudeltà mentale, lunghi rancori e vendette, fantasmi inquieti e una promessa di pace solo con la morte. Un classico, però.
(“Wuthering Heights”, pubblicato nel 1847 sotto lo pseudonimo di Elias Bell, 743 Kbytes).
Cime Tempestose è il nome di una proprietà nello Yorkshire.

Domenica (di un anno ignoto). Incomincia il Viaggio Meraviglioso di Nils Holgersson, di Selma Lagerlöf, viaggio attraverso la Svezia di un ragazzino che viene punito perché è pigro e dispettoso. Per aver maltrattato un “tomte” (il folletto di casa) Nils viene rimpicciolito diventando un folletto anche lui, col vantaggio di poter capire il linguaggio degli animali. Sfortunatamente, ora che è diventato piccolo, tutti gli animali della casa vogliono vendicarsi per i dispetti da lui ricevuti in passato. Nils alla fine si trova a volare attraverso la Svezia intera insieme ad un branco di oche selvatiche, in groppa ad una giovane oca domestica avventurosa, Mårten. Finirà che riuscirà a farsi amiche le oche e alla fine del libro diventerà, naturalmente, non un’oca, come sarebbe giusto, ma un bravo ragazzo. A quei tempi i ragazzini diventavano folletti, o magari erano burattini di legno e poi, a prezzo di esperienze non facili, diventavano finalmente esseri umani molto per bene (ed evidentemente noiosissimi, tant’è vero che a quel punto finiva la storia). Incidentalmente, la Svezia non viene proprio girata tutta intera perché la regione di Halland fu volutamente trascurata dalla Lagerlöf. Non le piaceva.
(“Nils Holgerssons underbara resa genom Sverige”, pubblicato in due parti, 1906 e 1907; circa 250 pagine, 845 Kbytes).
Lasciando da parte Peter Pan, che è ancor oggi bambino, che ne fu - quando crebbe - di Nils Holgersson, allevatore di pollame? e del Cavaliere Giuseppe “Pinocchio” Jr., commerciante in mobili? e di Giovanni Stoppani, rapinatore? e di Cappuccetto Rosso, soubrette? Di Enrico Bottini lo sappiamo, fu medico, e c’è persino una piazza dedicata a lui, un po’ in anticipo sui tempi, a Milano.