“E’ peggio fare bene il male o fare male il bene?” (DE)
1521, lunedì, nozze dell’infanta Beatriz con il duca di Savoia Carlo III il Buono (ahi! soprannome che promette male in un monarca). Però si tratta della madre di Emanuele Filiberto, il quale ricostruì la fortuna dei Savoia, e trasferì la sua capitale a Torino, ponendo le basi dell’indipendenza Italiana.
Si suppone che il poeta portoghese Bernardino Ribeiro, innamorato di Beatriz, avesse scritto in occasione di queste nozze il romanzo pastorale cavalleresco “Bambina e piccolina”, il titolo originale essendo “Saudades” (malinconie). Opera tra le più enigmatiche del Cinquecento, è un “romanzo a chiave” di cui, però, assai probabilmente si è persa la chiave (e al lettore non specialista presto passa la voglia di cercarla).
(“Menina e moça” o anche “Saudades – História de Menina e moça”, 1554, 159 Kbytes)
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Anno imprecisato, intorno al 1830. Ha inizio il “cenacolo della Bohème”, secondo Henri Murger. Si ha l’impressione che questi giovani artisti e poeti squattrinati che spargevano romantiche lacrime su eroine ideali non avessero poi molta sensibilità per le umili ragazze che li amavano nella realtà. Più accettabili le versioni teatrali e operistiche. Vedi 24 dicembre.
(“Scènes de la vie de bohème”, edizione in forma di libro nel 1851, 600 kbytes, circa 300 pagine).
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Data della prima lettera del romanzo epistolare “Povera gente”, primo romanzo di Fjodor Dostojevskij, scritta da Makar Djevushkin a Varvara Dobrosjolova. Anche la risposta di Varvara e la risposta di Makar alla risposta di Varvara hanno la stessa data. Il libro conobbe un grande successo di pubblico e di critica, e fu elogiato per molti motivi validi, in particolare per la coscienza sociale ed il ritratto fedele (anche se un po’ sentimentale) della miseria in Russia a metà dell’Ottocento. Questa è simbolizzata da Pokrovski morente, che chiede a Varvara di aprire le tende della finestra. Lei lo fa, ma il sole non c’e’. Solo grigio, nebbia, pioggia. Io l’avvertimento l’ho dato, ciascuno poi fa quel che crede.
(“Bjednyje ljudi”, 1846, 302 Kbytes).