Sardonicus dixit: “E’ facendo le ore piccole, che si fanno le cose più grandi”.
10 aprile
1865, lunedì. Notte ricordata in Spagna come la “Notte di San Daniele”, notte di disordini studenteschi repressi sanguinosamente dalla cavalleria dell’esercito spagnolo, con 14 morti e 193 feriti, nonché gran numero di arrestati, tra cui Juanito Santa Cruz, il personaggio centrale di “Fortunata e Giacinta - storie di due donne sposate”, di Benito Pérez Galdós. Con questo ricordo ha inizio il romanzo, opera rappresentativa del realismo spagnolo. Le vicende soprattutto di Fortunata (pericoloso nome da dare a una bambina!) possono mettere alla prova anche lettori volonterosi: il romanzo è scritto in uno stile che ricorda Balzac piuttosto che Zola, e non è affatto noioso - ma è lungo.
(“Fortunata y Jacinta – dos istoria de casadas”, in quattro parti tra il 1886 e il 1887, 2.68 Mbytes).