“La principale occupazione della maggior parte degli esseri umani è quella di costruirsi implacabilmente la trappola mortale che è la loro vita.” (DE)
22 aprile
Prima data accertabile ne “Il Duello”, di Aleksandr Kuprin (vedi 2 giugno).
Oggi non si fanno più duelli, che furono sorgente di ispirazione per molti scrittori dei secoli passati, con un picco nell’Ottocento. Si potrebbero paragonare le descrizioni ed analisi di Pushkin (che descrisse un duello nel suo Eugenio Oniegin e morì lui stesso vittima di un duello), Lermontov (storia simile a quella di Pushkin), Chekov, Kuprin, Tolstoj in Guerra e Pace, e poi, fuori dalla Russia, Conrad e tutti gli altri, molti dei quali riportati in questa raccolta. Ma il vero colpo di genio lo ha Pirandello, ne “Il gioco delle parti”. Se Pirandello fosse vissuto cento anni prima, sono certo che ci sarebbero stati meno duelli. Sostanzialmente una cerimonia idiota che, però, ha dato origine ad una letteratura sovente affascinante.
(“Il giuoco delle parti”, 1918, tre atti).