12 Giugno

Sezione: non-accadde/

“Il maggior bene e il maggior male che abbiamo fatto ci sono generalmente ignoti” (DE)


12 giugno 1804 (23 pratile anno XII), martedì. Editto Napoleonico di Saint Cloud, in cui, anzitutto, si vietano le sepolture nelle chiese (“Article 1er . Aucune inhumation n’aura lieu dans les églises, temples, synagogues, hôpitaux, chapelles publiques, etc. - Art.1: nessuna inumazione sarà fatta in chiese, templi, sinagoghe, ospedali, cappelle pubbliche etc…”). È questa la “Nuova legge” che “impone oggi i sepolcri - fuor de’ guardi pietosi”. Fu estesa all’Italia nel 1806. Non era una cattiva legge, e soprattutto ha il merito di aver ispirato il carme “Dei Sepolcri”, di Ugo Foscolo. Che la logica faccia difetto al Carme, l’hanno notato in molti e importa poco. Si può essere dissacratori anche qui, ma a che pro? Questo è un classico italiano se ce n’è uno e non è neppure troppo lungo. Le ultime immagini e gli ultimi diciassette versi sono tra le cose migliori della nostra letteratura.
(“Dei Sepolcri”; 1807, 295 versi).
Detto per inciso, Milano non si era poi comportata col suo Parini così male come apparirebbe dal carme. Le esequie furono secondo le sue istruzioni: “Voglio, ordino e comando che le spese funebri mi siano fatte nel più semplice e mero necessario, ed all’uso che si costuma per il più infimo dei cittadini”. Una lapide ci fu subito, e anche monumenti, prima privati, poi pubblici.

1922, lunedì. In questo giorno si svolge l’escursione, argomento del breve romanzo “l’onorevole picnic” di Thomas Raucat (pseudonimo di Roger Poidatz, che in giapponese suona un po’ come “Tomaroo ka”, cioè “devo fermarmi?”). Prologo e otto capitoli, ciascuno raccontato da una persona diversa, su un picnic organizzato per mostrare il sito turistico di Enoshima ad un onorevole straniero. Per me “l’honorable partie de campagne” è un capolavoro. Chi vuole conoscere un po’ di Giappone deve leggere questo libro. Chi vuole confrontare le proprie esperienze dopo di esser stato in Giappone non ha di meglio da leggere, anche se sono passati novant’anni da quando il picnic ebbe (o non ebbe) luogo. Ad onta dello stile spensierato, resterà nella memoria del lettore una malinconica, dignitosa figura di giovane donna.
(“L’honorable partie de campagne”, 1924, 247 pagine).