24 Luglio

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit:”Se mi fosse possibile, darei tutto pur di non avere niente.”


24 luglio
1712, domenica. Battaglia di Denain, che risollevò le sorti francesi nella guerra di successione spagnola.
“Duchessa di Marlborough: Marlborough mi comunica che l’armata francese ha attaccato le linee del Principe Eugenio a Denain ed ha riportato una completa vittoria - Marlborough m’ apprend que l’ armée francaise vient d’ attaquer à Denain les lignes du prince Eugène, et a remporté une victoire complète.” Atto V, scena VIII e ultima del dramma “Il bicchier d’acqua”, di Eugenio Scribe. Inevitabilmente, le complicate vicende di quei giorni sono riassunte e abbreviate dall’autore del dramma, per cui l’ascesa di Abigail Masham, la caduta di Sarah Churchill, Duchessa di Marlborough, il richiamo di suo marito John Churchill, Duca di Marlborough, avvengono nel corso di pochi giorni, mentre richiesero anni. In particolare già il 17 gennaio 1711 la regina Anna aveva comunicato al Duca di Marlborough che sua moglie Sarah aveva due giorni di tempo per restituirle la chiave d’oro che simboleggiava il suo potere come confidente della Regina, al che Sarah aveva scagliato a terra la chiave e si era dimessa. Marlborough era stato richiamato il 31 dicembre 1711. Ma normalmente non si va a teatro per imparare la storia. L’intreccio, che ad un certo punto richiede un bicchier d’acqua, previsto, e presenza di spirito, non prevista, è un meccanismo ad orologeria che non perde un colpo, in cui nondimeno i caratteri dei vari personaggi sono ben disegnati.
(“Le verre d’eau”, 1842, cinque atti).
Una curiosità di lingua inglese è la corretta pronuncia del nome di uno dei personaggi, Henry Saint-John Bolingbroke. Provare per credere.

1837, lunedì. Viene eretto a Parigi l’obelisco di piazza della Concordia. Da un articolo su questo soggetto letto sul giornale che è causa di tutti i loro problemi, Lenglumè e Mistingue scoprono che… Scena XIX de “Il caso di Via Lourcine”, di Eugene Labiche, con A. Monnier ed E. Martin. Caratteristica farsa frizzante, parte in prosa e parte in versi, con inizio brillante, malintesi continui e molte battute felici. C’è anche un ricordo di Macbeth, che avrà riso pure lui.
(“L’affaire de la rue de Lourcine”, 1857, 1 atto, XXI scene).
Chissà che cosa aveva di speciale questa rue de Lourcine, ora ridotta in lunghezza, dove, in un tristo caseggiato, Remi incontrò Mattia (vedi 2 agosto).
“http://www.allposters.it/-sp/Rue-des-Anglaises-from-rue-de-Lourcine-Paris-1858-78-Posters_i1346572_.htm