Sardonicus dixit:”Per molti il fine è il fine settimana.”
18 agosto
1572, lunedì. Incomincia il romanzo storico di Alessandro Dumas padre, “La regina Margot”. Voluminoso romanzo in due parti, che va dalla notte di San Bartolomeo, a cui sono dedicati diversi capitoli, alla morte di Carlo IX (30 maggio 1574). Classico romanzo-fiume d’appendice semi-storico che può esser letto con piacere ed ha in qualche modo creato personaggi (la frivola e affascinante Margherita, Caterina l’avvelenatrice, l’odioso Carlo IX, il sofisticato ma valoroso amante Bonifacio de la Mole) di cui la storia deve faticare assai a liberarsi. La vicenda, più o meno attendibile, degli amori della regina con il conte de la Mole era raccontata già dai contemporanei, e da parte sua anche Stendhal ci aveva pensato quindici anni prima di Alessandro Dumas (vedi 26 aprile).
(“La Reine Margot”, 1845, in due volumi, il Vol. I in 649 Kbytes, il secondo in 596 Kbytes).
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1639, giovedì. Viene bruciato al rogo Urbain Grandier, implicato nel caso delle monache di Loudon. Se ne occuparono diversi autori, tra cui Dumas, Michelet, Huxley ed altri più recenti. Il primo fu probabilmente Alfred De Vigny che fece assistere al rogo il suo eroe, il marchese di Cinq-Mars (“Cinq-Mars, una congiura ai tempi di Luigi XIII”). Cinq Mars stesso fu giustiziato a Lione il 12 settembre 1642, a 22 anni, per aver complottato contro Richelieu, che anche lui aveva i giorni contati (morì il 4 dicembre dello stesso anno). L’esecuzione è riportata nei particolari da De Vigny. Tuttavia la storia intera di Cinq-Mars sembra sia stata un po’ più complicata di quanto ai tempi di de Vigny si potesse confessare.
(“Cinq-Mars, une conjuration sous Louis XIII”, 1826, primo romanzo storico francese, alla francese; 775 Kbytes).