Sardonicus dixit:”Il cedere è compreso nel credere.”
19 agosto
14 dC. Morte di Augusto. Francesco Guicciardini (ricordo n. 78) invita a leggere su Tacito “gli ultimi ragionamenti che ebbe Augusto con Tiberio”. Non mi è chiaro a quali ragionamenti si faccia riferimento. Tacito afferma di non sapere se Tiberio, richiamato d’urgenza al capezzale di Augusto, lo abbia trovato vivo. Secondo Svetonio, Tiberio stette insieme ad Augusto un giorno intero, ma su ciò che si dissero si poterono solo fare congetture. Quel che ho scritto è solo un pretesto per rinnovare l’invito a leggere la cinquantina di pagine intitolata “Ricordi”, di Francesco Guicciardini. Vedi 3 febbraio.
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1388, mercoledì. Secondo le fonti inglesi è il giorno della battaglia di Otterburn (5 agosto per gli scozzesi), vinta dagli scozzesi. Si tratta probabilmente dell’episodio storico che ispirò la ballata “Chevy Chase” , una, forse la più nota, delle “ballate di confine” (Border Ballades), anonima poesia eroica popolare. Lettura per specialisti.
(“Chevy Chase, circa 1430, circa 250 versi della versione del 1430, più breve in quella del 1620).
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1739, vecchio stile, domenica.
…Un’estasi improvvisa ha rapito la mia mente
E mi solleva su un’alta montagna…”
E tra poco Pietro il Grande e Ivan il Terribile, dopo la presa della fortezza turca di Khotin da parte dei Russi condotti dal feldmaresciallo Christoff von Munnich, dialogheranno sul proprio ruolo nei destini della Russia. Un poeta-scienziato alle sue prime armi celebrò l’impresa russa: giovanile poesia roboante, fortezza oscura, battaglia dimenticata e vittoria di nessun seguito. Ma l’ode è considerata da molti l’atto di nascita della poesia russa, il che non è poco. Alla sua poesia, Mikhail Vasil’jevic Lomonosov fece seguire un breve trattato di prosodia, credo il secondo in Russia in ordine di tempo, che accrebbe l’importanza dell’ode ponendo le basi anche teoriche della poesia in Russia.
(“Ode in reverente memoria di Sua Maestà l’Imperatrice Anna Ivanovna per celebrare la vittoria su Turchi e Tatari e la presa di Khotin”, 1739, 280 versi in ventotto strofe di dieci versi giambici ciascuna)
La vittoria a cui si fa riferimento è quella di Stavucany, avvenuta due giorni prima della presa di Khotin, oggi in Ukraina.