“I rapinatori di una banca mettono i soldi in un’altra banca, che provvede a rapinarli. Il cerchio così si chiude”. (DE).
1812, lunedì (vecchio stile). Muore Petja Rostov, fratello minore di Natasha, colpito da una fucilata alla testa, durante la ritirata dei Francesi (da “Guerra e Pace”, di Lev Tolstoj; vedi 5 dicembre).
1860, domenica. Plebiscito per l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. Rievocato ne “Il Gattopardo”, di Giuseppe di Lampedusa, in più punti, con raffinato umorismo.
(Vedi 14 maggio).
1881, venerdì. A sera, l’ex-attore shakespeariano Granville Thorndyke è costretto a recitare il monologo dell’Amleto di Shakespeare (vedi 3 settembre) in un saloon di Tombstone (Arizona). Gli mancano le parole, ma “Doc” Holliday (l’attore Victor Mature nella scena migliore della sua carriera) continua in vece sua. Questa scena, completamente gratuita ed inattesa, è per me uno dei momenti più alti dell’intero genere western. È nel film “Sfida all’OK Corral - My Darling Clementine”, di John Ford (1946).
La mia ricostruzione della data è basata sul fatto che la celebre sparatoria ebbe luogo il 26 ottobre, un mercoledì; che la chiesa (episcopale ) ancora anonima ed incompiuta venne dedicata di domenica, cioè il 23 ottobre, e che la recita del monologo avvenne due sere prima. Forse non tutto quadra, ma la data è plausibile. Alla peggio…“non accadde”.
Uno spiraglio su un aspetto parallelo del West che ebbe i suoi eroi e non ho mai visto neppure accennato in un film western potrebbe essere, per il lettore curioso, scoprire che a Tombstone Arizona c’era già una chiesa, inaugurata pochi mesi prima, il 1 gennaio 1881. Era la chiesa cattolica del Sacro Cuore di Gesù. Tra gli eroi sconosciuti del cattolicesimo nel Far West si può menzionare suor Blandina (Rosa Maria Segale), da Cicagna presso Genova, che ebbe una vita avventurosa in Colorado e New Mexico, e fu conosciuta e stimata, tra gli altri, dall’assai più celebre Billy the Kid. Lasciò un diario e lettere, raccolte nel suo libro:”Al termine della Pista di Santa Fé”. Ancora una volta, una vita che può competere con qualsiasi romanzo.
(“At the End of the Santa Fe Trail”, 1932, circa 300 pagine).