Questo è più un sassolino in una scarpa che un post di matematica, perché risale al 1974, quando mi fu consigliato un libro (D.E. Knuth,”Surreal numbers”, Addison & Wesley 1974), che acquistai e non ebbi mai il tempo di leggere con cura. D’altra parte, leggerlo distrattamente era impossibile. Finalmente ho potuto leggerlo a mio agio, e togliermi, almeno entro i miei modesti limiti, anche questo sassolino da una scarpa. Ma siccome il contenuto, anche se da parte mia dilettantesco, è di matematica delle migliori, lo metto in questa serie, invece che tra i sassolini. Nei primi anni ‘70 J.H.Conway, mago dei numeri e dei giochi (suo è “Il gioco della vita”,) uno dei matematici di genio che più ha illustrato la matematica mondiale a cavallo tra il XX e il XXI secolo, sviluppò “come per gioco” questo campo di numeri totalmente ordinati, che comprende tutti gli altri campi della medesima denominazione. E’ una nuova matematica, che permette di fare calcoli prima impensabili, maneggiando infinitesimi e soprattutto infiniti. La nostra matematica abituale, basata sui numeri reali, una volta arrivata all’infinito, non sa rispondere alla domanda “quanto vale infinito diviso due?” o “due volte infinito?” per non parlare di infinito elevato a infinito.Il risultato sembra essere sempre infinito. Ebbene no. Troppo facile. I numeri surreali danno risposte diverse e coerenti. Spero che chi vorrà leggere apprezzerà questa straordinaria avventura intellettuale.

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