Sono molto affezionato al contenuto di questo post. In seconda liceo classico, anno 1958-1959, l’insegnante di scienze (il cui nome è scritto, ma poco leggibile, in rosso ai piedi della penultima pagina) non tenne un vero corso , ma ci chiese di fare un riassunto del testo di zoologia durante le vacanze estive, estate 1959. Tutti i miei compagni, per quanto ne so, presero la cosa assai alla leggera. Ma io ero un secchione, oggi si direbbe un “nerd”, e in più il soggetto mi piaceva. Per cui feci il lavoro al mio meglio, studiando anche il modo di schematizzare l’informazione. Nelle sere d’estate alla Madonna della Losa, quando non passavo la serata con amici, scrivevo il mio riassunto con ogni cura. Fuori, per incoraggiarmi, cantavano i grilli. Non fu dato nessun voto al mio lavoro, ma non me n’importava più di tanto. Sta di fatto che ancora oggi, quando si parla di animali, la mia cultura è basata su questo quaderno. Aggiungo che finché si resta sul dilettantesco (non certo per competere con l’ornitologia o l’ittiologia di Sardonicus) il contenuto mi basta e avanza. Si potrebbe pensare al progetto di aggiungere le figure di tutti gli animali citati, tratte da Wikipedia o altra sorgente. Esiste anche una parte botanica, che magari aggiungerò un giorno o l’altro.