I MILLE: Quanti e chi erano

Date: 9 Sep 2021 - Sezione: umanistiche/storia/

I “MILLE” non sono un mito, ma “il mito” del Risorgimento Italiano. Poche spedizioni del genere si contano nella storia dell’Europa moderna, e ne furono affascinati non solo gli Italiani, ma anche molti osservatori e intellettuali stranieri di vario colore politico. Che un migliaio di volontari raccogliticci, guidati da un capo che idolatravano, avesse potuto distruggere una monarchia che aveva relazioni e trattati (!) con le potenze del tempo, e reggeva uno stato relativamente avanzato, con una flotta ben fornita e un esercito assai superiore, era un’impresa che aveva la sostanza della leggenda. Fin qui tutto bene. Ma ora si va a cercare un po’ dappertutto il pelo nell’uovo. Davvero Garibaldi era quell’idealista che ci è stato insegnato? Davvero Garibaldi fu fedele ai suoi ideali e alle sue promesse di rivoluzione sociale, o non trovò più semplice allearsi con la mafia e lasciare la gatta da pelare a un Re assai poco galantuomo, che aveva violato patti e alleanze, aveva annesso territori indipendenti senza neppure dichiarare guerra e oggi sarebbe messo al bando delle Nazioni Unite - se non peggio? Davvero i popoli meridionali furono liberati e incominciò per loro una’epoca felice, anche se infestata da un abbietto brigantaggio dovuto a spregevoli banditi, per cui era giusto fucilare migliaia di loro, bruciare paesi etc? Davvero i Mille erano degli eroi puri e valorosi, pronti a battersi all’ultimo sangue? O non fu piuttosto la vittoria della corruzione, grazie all’oro arrivato in qualche modo, per cui dei valorosi soldati napoletani dovettero più di una volta ritirarsi o arrendersi dopo di aver vinto uno scontro o una battaglia? Queste sono le pulci nell’orecchio su cui insiste la storiografia moderna. Io mi limito a citarle perché è giusto che questi dubbi esistano e incoraggino chi ha l’istinto dello storico a cercare la verità….(Ma che cos’è la verità? chiese Ponzio Pilato senza aspettare la risposta.) Ad ogni modo io in questo saggio non risponderò a nessuna di queste domande. Ho solo preso dei dati pubblicati altrove e aggiunto qualche minuscolo commento. Chi ha l’occhio acuto vedrà se le mie scarne note aiutino a inquadrare una situazione meglio di quanto venga inquadrata in scuole in cui oramai l’epopea garibaldina appare contemporanea delle Guerre Puniche.

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