9 Ottobre

Sezione: non-accadde/

425 aC, eclisse di luna ricordata nelle “Nuvole” di Aristofane, o meglio, ricordata dall’annotatore anonimo delle “Nuvole”, al verso 584, dove qualcosa di simile ad un’eclisse viene descritto. Le “Nuvole” sono una caratteristica commedia “antica” greca, una delle undici complete che ci sono pervenute, tutte di Aristofane. L’autore ha una fantasia sbrigliata, con trovate che si inseguono per tutta la durata dell’azione crocifiggendo questo o quel personaggio politico, questa o quella categoria sociale. Nelle “Nuvole” il bersaglio è Socrate, che (piuttosto ingiustamente) viene presentato come un pericoloso ciarlatano. Una commedia antica era tipicamente costituita da episodi, cori cantati di cui si è persa la musica, e un’interruzione (parabasi, o sfilata del coro), in cui l’autore in persona veniva alla ribalta a fare le sue ragioni. La prorompente fantasia è evidente anche ad un occhio moderno. Tuttavia, le allusioni a situazioni politiche e militari che richiedono non banali cognizioni storiche, i continui lazzi, diretti a persone che tutta Atene allora conosceva, ma sono per noi illustri sconosciuti, i giochi di parole con riferimenti oscuri, le pesanti volgarità, rendono la lettura di una commedia di Aristofane un vero tour-de-force. Non bisogna farsi illusioni sulla facilità dell’escursione.
(“Nephelai”, 423 aC, 1510 versi).


1007: Prima data identificabile dal diario di Murasaki Shikibu: 20, mese 8, 1007 (9 ottobre 1007). Secondo altri l’anno è il 1008, nel qual caso il giorno sarebbe il 28 settembre. Vedi 15 dicembre.


18.. : Morte di Fanny Robin a 20 anni, come da sua lapide (Capo LVI di “Via dalla pazza folla”, di Thomas Hardy). La lapide indica inoltre che nella stessa tomba è sepolto Francis Troy, morto il 24 dicembre 18.. . La lapide dunque sigilla l’uscita di scena di due dei principali personaggi, i più tragici di un romanzo che non è ancora del tutto pessimistico, come lo saranno invece altri lavori più tardi dell’autore . Capolavoro di un’epoca. Ne fu tratto almeno un buon film (1967).

(“Far from the Madding Crowd”, 1874, 775 Kbytes).

Il titolo del romanzo è tratto dal verso 73 della “Elegia scritta in un cimitero di campagna”, di Thomas Gray. Quest’opera, tra le prime che possono essere classificate come romantiche, della varietà melanconica, deve essere letta. In certo senso il Foscolo, che la conosceva bene, rispose con il suo carme, “I sepolcri”. Può far piacere a noi Italiani il pensare che questo poemetto, fondamentale per la letteratura inglese e non poco importante nella letteratura europea, ricco di frasi che sono rimaste nell’uso inglese, riporta in nota, di pugno dell’autore, tre sole citazioni: due sono tratte dal Petrarca (sonetti 169 e 114), e una da Dante (inizio del Canto VIII del Purgatorio).

(“Elegy written in a Country Churchyard”, 1751, 127 versi).


1890: La lega dei rossi è dissolta”, da un cartello che viene citato nel caso “La lega dei rossi” in “Le avventure di Sherlock Holmes” di Arthur Conan Doyle. Pur lasciando ad altri l’invenzione del romanzo poliziesco (in Occidente forse a Hoffmann o a Poe, ma già da secoli c’erano romanzi polizieschi in Cina), Conan Doyle fu il popolarizzatore del genere. Sherlock Holmes si distingue per le enormi conoscenze (anche se con certe esclusioni, come letteratura, filosofia, astronomia) e per il suo potere deduttivo. La lega dei capelli rossi è un caratteristico esempio di situazione a prima vista assurda, che però ha una logica spiegazione. Un uomo rosso di capelli viene prescelto fra innumeri concorrenti, pure rossi di capelli, per avere un lavoro ben pagato, da gente rossa di capelli, che è quello di copiare a mano l’enciclopedia britannica.

(“The Adventures of Sherlock Holmes”, a puntate nel 1891-92, in volume nel 1892; 12 storie, 576 Kbytes).