Sardonicus dixit: “Pretendono di fare di testa loro soprattutto coloro che non ne hanno.”
6 marzo
1886, sabato. Azione del secondo atto della commedia di George Bernard Shaw “Le armi e l’uomo” (il titolo è una citazione da Virgilio, inizio dell’Eneide:”Arma virumque cano - le armi e l’uomo io canto”). Il primo atto è probabilmente ambientato nella notte successiva alla battaglia di Pirot, quindi tra il 27 e il 28 novembre 1885, mercoledì. La commedia, il primo vero successo di Shaw, è una brillante polemica contro il concetto romantico della guerra, non senza alquanta satira sociale, il tutto ai tempi della guerra tra Serbia e Bulgaria del 1885 (una guerra con due giocatori e un arbitro, risolta in due settimane, con circa 700 morti e 4000 feriti per parte). Come molti drammi di Shaw, pure questo dovrebbe essere visto, certo, ma anche letto, per non perdere le molte istruzioni per la sceneggiatura e per l’azione, di pugno dell’autore, che meritano realmente la fatica.
(“Arms and the Man”, 1894, tre atti, 157 Kbytes)
Alla fine della prima recita tutti applaudivano entusiasti tranne uno spettatore che fischiava. Shaw gli disse:”Brav’uomo, sono del tutto d’accordo con voi. Ma che possiamo fare in due contro tutta questa gente?”