Sardonicus dixit: “Vogliamo il frutto proibito, ma non a prezzi proibitivi”
10 marzo
1814, giovedì, secondo giorno della battaglia di Laon, in cui il Generale D’Hubert viene ferito. È uno dei due duellanti del racconto “Il Duello”, pezzo di bravura di Joseph Conrad, da restare a bocca aperta.
(“The Duel (A Military Tale)”, 1908, circa 31000 parole, 60 pagine)
18–, morte di John Durbeyfield, come risulta dalla sua lapide riprodotta in “Tessa D’Urberville” di Thomas Hardy. La lapide (Capo LIV) testualmente dice:
– In memoria di John Durbeyfield, di diritto d’Urberville, della famiglia un tempo potente di quel nome, e diretto discendente attraverso un illustre lignaggio da Sir Pagan d’Urberville, uno dei cavalieri del Conquistatore. Morto il 10 marzo 18–. COSI’ SONO DECADUTI I POTENTI.
In questa lapide è espressa l’illusione di un rozzo agricoltore di discendere da una nobile famiglia, illusione che è al principio ed alla base dell’intera storia della sfortunata Tess.
(“Tess of the d’Urbervilles: a Pure Woman Faithfully Presented”, 1891, sette parti e cinquantanove capitoli, 895 Kbytes).