Sardonicus dixit (pù o meno): “E’inevitabile che il nuovo sia criticato con gli argomenti del vecchio”.
17 marzo
1807, martedì. Data di un’annotazione marginale circa il prigioniero Simão Antonio Botelho, diciottenne, su un documento del tribunale di appello di Oporto, con cui inizia il romanzo “Amore di perdizione” di Camilo Castelo Branco. In quella data Simão Antonio Botelho partì per l’India (per morire dopo pochi giorni di viaggio). Libro della malinconia. Mi viene la malinconia anche solo a scrivere queste poche parole.
(“Amor de perdicão”, 1861, 276 pagine).