Sardonicus dixit: “Nella notte tutti i pozzi sono neri, il che aiuta a procedere a lume di naso”.
13 aprile
1605, sabato (vecchio stile). Data della morte di Boris Godunov, protagonista della omonima tragedia di Pushkin. Vedi 2 marzo.
1911, giovedì. Celebre articolo sulla rivista “La Voce” di Prezzolini. Citato in “Jean-Christophe, fine del viaggio”, di Romain Rolland. È praticamente l’unica data in 10 libri. L’opera rappresenta un valoroso tentativo di descrivere l’epoca di fine Ottocento - primo Novecento, quale essa è vista con gli occhi di Jean-Christophe, un giovane genio musicale, “Mozart redivivus”. La parte intitolata “L’alba” mi ha particolarmente interessato, perché vi si vede l’aprirsi alla musica di un genio di sei anni. Saranno sensazioni vere o completamente lontane dalla realtà? Può un non-genio-musicale descrivere esperienze così rare e personali? Romain Rolland studiò il suo personaggio per trent’anni. Magari tra mille anni ci si chiederà se sia stato il Musicista a creare lo Scrittore o viceversa. Romanzo leggibile, credibile, vale lo sforzo - che è grande.
(“Jean-Christophe”, pubblicato in tre serie tra il 1904 e il 1912, 10 libri, circa 3 Mb)