18 maggio
1764, venerdì. Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (autore de “Le nozze di Figaro” etc.) arriva a Madrid per affari e per combinare il matrimonio della sorellastra Marie-Louise con José Clavijo y Fajardo (Clavigo). L’arrivo viene rappresentato nella seconda scena dell’atto primo di “Clavigo” di Johann Wolfgang Goethe. Poi Goethe esagera un po’ e spinge la situazione in tragedia. Invece Beaumarchais, visto che il matrimonio non si faceva, semplicemente se ne andò, e Clavijo se ne morì tranquillamente, anche se un po’ screditato, nel 1806. Ciò posto, la tragedia si può leggere.
(“Clavigo”, 1774, 5 atti)
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1881, mercoledì, con la vendita della proprietà di Longueval, inizia il romanzo “L’abate Costantino”, di Ludovic Halévy. Ne nascerà l’amore tra la ricca Suzy ed il povero ma dignitoso Jean, amore che tanto per cambiare andrà a buon fine.
(“L’Abbe Constantin”, 1882, 41000 parole, 130 pagine).
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(anno 1867 o 1868). Compleanno della baronessa di Lavos, moglie del Barone di Lavos, protagonista del romanzo omonimo di Abel Acacio de Almeida Botelho. Il romanzo, che appartiene alla serie di “patologia sociale” è fedele al titolo della collezione. Linguaggio ricco, esplicito quasi fino in fondo, che descrive la progressiva degradazione di un nobile portoghese della seconda metà dell’Ottocento. Molto interessante… per coloro a cui interessa.
(”O barão de Lavos”, 1891, 470 pagine).