Sardonicus dixit:”In natura nessun animale invecchia. L’uomo ha voluto essere l’unica eccezione. Se ne lamenta amaramente, ma la sta regalando a cani e gatti.”
28 maggio
1871, domenica. Fine della Comune, descritta da Zola nel suo romanzo “La disfatta”. Fine anche del romanzo. Jean Macquart lascia Parigi il mattino successivo. La Disfatta è in tre parti: 1) la guerra contro i Prussiani, mal condotta e mal organizzata, descritta in tutta la sua insensatezza dal punto di vista dei soldati; 2) la battaglia di Sédan con la cattura dell’esercito regolare francese cominciando dall’Imperatore; 3) La Comune. Libro da leggere, perché la battaglia di Sédan con la conseguente disfatta, centrale nel libro, è anche un punto focale della storia francese ed è interessante vederla dai più diversi punti di vista.
(“La débacle”, vol XIX de « I Rougon-Macquart », 1892, circa 640 pagine).
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In questo stesso giorno, ma in un’altra parte di Parigi, a Belleville, si svolge l’azione del dramma edificante “Il Pater” di François Coppée. La sorella di un prete ostaggio ucciso dai Comunardi in rue Haxo (26 maggio) non riesce a perdonare agli assassini, ma non riesce neanche a dire il Pater (Noster). La Grazia tuttavia le ha teso un’imboscata. Coppée è uno di quegli scrittori di secondo piano, che hanno un vasto ed umile pubblico, ed a cui ogni tanto le Muse fanno un regalo. “Il Pater” fu vietato dalla censura nel 1889. Da leggere: non bisogna darla sempre vinta alla censura. E poi è breve.
(“Le Pater”, 1889, 1 atto, circa 30 pagine).