Poiché la mia linguistica è bizzarra, per il ripasso della lingua russa (non quindi come primo corso introduttivo) ho pensato di fare un esperimento. L’esperimento è destinato a quelli che sanno già un poco di russo, avendone studiato un corso di livello medio. Quindi conoscono decentemente l’alfabeto cirillico, e, come è implicito nel mio titolo, quanto basta della lingua inglese. Tuttavia, si suppone che, per i vari casi della vita, essi, come me, non abbiano avuto modo di praticare “in loco” la lingua russa. Di conseguenza, le loro conoscenze sono finite nel ripostiglio sul retro del loro cervello. Essi avranno certamente sperimentato ogni tanto il desiderio di riprendere la (bella, ma non facilissima) lingua, e avranno incominciato il ripasso del loro libro di testo. Ma, e questo avviene in un’alta percentuale di casi, e non solo nel ripasso di una lingua, essi avranno dovuto abbandonare il loro ripasso abbastanza presto, al massimo a metà del corso, per cui le parti più avanzate non sono mai state rinfrescate.
Ho quindi provato a proporre un ripasso in senso opposto: ho preso un mio vecchio corso, che considero eccellente, (Teach Yourself Russian, di M. Frewin, 1977, disponibile in rete) l’ho sezionato a furia di copia e incolla, e l’ho ricomposto partendo dall’ultima lezione (quella che nei ripassi non si raggiunge mai) e risalendo verso la prima. Quindi, chi vuole ripassare con questo metodo, parte dalle regole difficili, che ha visto al massimo una volta, e risale sempre più rapidamente verso quelle facili, che peraltro sono pure messe in calce alle regole difficili, quando vi è fatto riferimento. Altre istruzioni sono date nell’introduzione. Per me il metodo funziona. Auguri a chi vuol provare a utilizzarlo. Raccomando che si studino soprattutto gli esempi, e non si risparmi l’uso di Google translate, anche per la lettura dei testi russi. Ripeto che si suppone che il lettore conosca l’inglese e sappia leggere l’alfabeto cirillico. Questo non è un primo corso di introduzione alla lingua russa!

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